di Sabrina Bortolotti - Foto di Sabrina Bortolotti e Andrea Giacomelli
Val di Fassa: una bellezza naturale unica che prende forma tra maestose cime dolomitiche, verdi prati e scorci mozzafiato; un vero e proprio paradiso per chi ama la montagna e la sceglie come meta per le vacanze, per fare attività outdoor estive ed invernali o semplicemente per un po’ di fresco relax.
Un paradiso che spesso viene vissuto appieno più dagli ospiti di passaggio che dai suoi abitanti.
Questa condizione, presente da molti anni ma emersa ancor più chiaramente nel corso dell’estate 2020 con la presa d’assalto delle località di montagna da parte dei turisti in cerca di spazi il più possibile “Covid-free”, ha dato una forte spinta verso una presa di coscienza di questo fenomeno da parte della gente del posto.
In questo contesto nasce “Per Mia Tera”, uno spazio comunitario di chiacchierate, iniziative e percorsi dedicati alla Val di Fassa e alle sue persone.
Partito a marzo 2021 con una prima serie di tre incontri online, è proseguito con una seconda serie di appuntamenti estivi, ancora in corso, ed ha già prodotto una piccola iniziativa pratica dal nome “NIAUTO” che ha lo scopo di incentivare gli ospiti all’utilizzo dei mezzi pubblici e alternativi all’’auto, ridurre così il grosso problema del traffico - particolarmente nei periodi di alta stagione - ed educare ad una mobilità condivisa e una cultura dello spostamento sostenibile.
“Per Mia Tera” è uno spazio dove la gente di Fassa può ascoltarsi, confrontarsi, raccogliere voci e pensieri sul proprio territorio con l’intento di scegliere insieme e promuovere una nuova forma di cittadinanza attiva, più consapevole e coinvolta.
Essendo una Valle che basa la sua economia quasi esclusivamente sul turismo, quest’ultimo non può che essere uno dei temi centrali della discussione poiché ricopre un ruolo importante nello sviluppo del territorio e del suo tessuto sociale, che nel tempo ha però creato anche un’ombra di disagio per la comunità del luogo e per alcuni dei suoi bisogni.
Oggi, infatti, le esigenze di chi vive sul territorio tutto l’anno vengono spesso messe da parte in nome di una stagionalità turistica che copre solo due periodi limitati dell’anno, diventa totalizzante e capitalizza tutte le risorse. Quello che dunque succede è che in stagione il locale perde il suo spazio nel territorio: le aree sono prese d’assalto e la mobilità congestionata dal traffico.
Dagli incontri è emersa la volontà di indebolire concetti come fretta, caos, consumo e virarli verso un’esperienza di qualità: per il turista e per le persone che vivono sul territorio, puntando a pareggiare l’attenzione e gli spazi dedicati all’ospite e al locale. Il locale diventa così esploratore nel suo territorio e l’ospite si sente invece locale. Oggi manca equilibrio e questo provoca un gap culturale dannoso.
Si parla di come fare un turismo diverso, cosa si può mettere in pratica per renderlo più integrale, diffuso, etico, di come possa diventare un’ulteriore occasione di arricchimento sociale e di scambi di esperienze.
Si riflette sulla destagionalizzazione per far vivere il territorio in molti più momenti dell’anno, una soluzione che gioverebbe sia ai locali che agli ospiti ma che necessita di una visione condivisa che possa garantire servizi continuativi.
Si guarda avanti ai prossimi passi da percorrere che vanno verso la creazione di un “berstot“ (che in ladino significa laboratorio/falegnameria), uno spazio dove pensare e dare concretezza a nuovi progetti e iniziative per migliorare il presente e futuro della Val di Fassa.
I promotori:
“Per Mia Tera” nasce dall’esigenza di Marti Cigolla e Guido Trevisan di confrontarsi, riflettere e soprattutto di scegliere, creare e trasformare insieme la loro terra: la Val di Fassa.
Marti, 27 anni, è attivista in ambito della giustizia sociale, ambientale e intersezionalità, è nata e cresciuta in Val di Fassa e collabora con la famiglia nel B&B Mia Majon a Canazei; Guido, 57 anni, è ingegnere ambientale di formazione, originario di Padova, innamorato della montagna da sempre ha gestito per un ventennio il rifugio Pian dei Fiacconi che a fine 2020 è stato distrutto da una valanga. Da quest’anno si è spostato nel cuore del Lagorai per gestire il rifugio Caldenave.
Al loro fianco, si sono poi aggiunte altre persone del luogo che collaborano al progetto.
Gli incontri:
Gli appuntamenti delle due stagioni di “Per Mia Tera” sono registrati e visionabili per intero su YouTube (qrcode a lato), qui un breve excursus:
Stagione 1 - parole e confronto
1. Le problematicità del "nostro" turismo e dei suoi numeri
Si parla del progetto, delle criticità (e limiti) del “nostro" modello turistico e dei suoi numeri, dell’esperienza locale della gente del posto e vengono raccolti un insieme di riflessioni, idee e considerazioni per cambiare insieme la conversazione (e direzione) turistica e le scelte per la nostra terra - con Pamela Ghetta, Luca Albrisi e Elisa Maccagni.
2. Marmolada (di nuovo) pioniera di sviluppo montano etico e consapevole
Si parla di Marmolada, delle sue possibili prospettive future, delle scelte collettive che dobbiamo prendere, del suo immenso potenziale come "montagna diversa” ma anche delle difficoltà e contrasti che questo luogo ugualmente speciale e complesso presenta - con Marica Favé, Aurelio Soraruf e Fiorenzo Perathoner.
3. Come possiamo lavorare insieme ad un turismo diverso?
Si parla di come sia possibile lavorare insieme ad un turismo diverso e consapevole, degli ingredienti di cui abbiamo bisogno per unire le forze e collaborare, della campagna “Altrurismo” del B&B Mia Majon, delle difficoltà che si potranno incontrare nel percorso, di come le potremo superare e di proposte concrete per compiere i primi passi e rimanere uniti nel scegliere e perseguire una direzione comune - con Valeria Pallotta e Michil Costa.
Stagione 2 - creazione e pratica
1. Marmolada a cielo aperto
Un progetto di sviluppo alternativo per la zona Fedaia-Marmolada, si è parlato di immaginazione collettiva, rigenerazione e partecipazione comunitaria. Sono stati raccolti spunti e idee che verranno approfonditi nella berstot - con Cesare Micheletti e Loredana Ponticelli.
2. Mobilità di valle e NIAUTO
Una tematica-problematica di cui si parla tanto e che è stata trattata partendo dall’analisi della nostra cultura dello spostamento anche attraverso le esperienze dirette di Devid, Paolo e Veronica, che hanno trovato soluzioni alternative all’utilizzo dell'auto per muoversi nel contesto valligiano.
È stata presentata la prima campagna comunitaria: “Niauto” ed è intervenuto Massimo Girardi - presidente di Transdolomites.
Il terzo e ultimo appuntamento della seconda stagione si occuperà di “Giovani e decisioni: come dare spazio e responsabilità alla comunità giovane nel processo di trasformazione turistica e sociale?”
Niauto
“Niauto“ è la prima campagna comunitaria creata da “Per Mia Tera” pensata per ridurre il numero di mezzi privati sulle strade, soprattutto in alta stagione. Prevede una ricompensa per l’ospite che sceglie di lasciare la macchina ferma per l’intera durata della sua permanenza in valle. Un’idea nata qualche tempo fa da un’albergatrice che si è concretizzata grazie al supporto e lavoro di “Per Mia Tera” e all’adesione di altre strutture ricettive della Valle.
“Questa idea ci è subito piaciuta - dice Marti Cigolla - perché va a risolvere il problema del traffico alla radice. L’arrivo in Valle è possibile senza auto ma effettivamente più difficile, mentre sono molte le possibilità di spostamento una volta arrivati in Val di Fassa per inquinare meno e favorire un cambio di abitudine e mentalità”.
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